"Antigone" di Brecht

Regia di Federico Tiezzi

 

 

"Spiccano alcune figure: su tutti il bianchissimo Tiresia di Giampiero Cicciò".

Franco Quadri - " La Repubblica "

 

"…sorprendente è il Tiresia biancovestito, dalla faccia gessosa di Giampiero Cicciò".

Maria Grazia Gregori - "L'Unità"

 

“Fra gli altri mi sento di segnalare solo Giampiero Cicciò, un Tiresia connotato come puro e grottesco cronista del presente”.

Enrico Fiore - "Il Mattino"

 

"Tiresia, magistralmente interpretato da Giampiero Cicciò, non è più il veggente cieco cui siamo abituati, diventa lucido osservatore delle realtà umane, affascinante
scrutatore delle coscienze".

Eugenia Loiacono - "Vespertilla"

 

"…Un'invenzione affascinante di Tiezzi è il veggente Tiresia, una specie di angelo bizzoso… Giampiero Cicciò lo interpreta facendone una figura magnetica che parla con la voce e con il corpo".

Paolo Puggelli - "Il Tirreno"

 

"Ma a spiccare soprattutto è l'inquietante Tiresia di Giampiero Cicciò, bianca creatura stridula, visionaria, perfidamente brechtiana".

Renato Palazzi - "Il Sole 24ore"

 

"…il derisorio Tiresia di Giampiero Cicciò conclude la vicenda in maschera alla luce di una gelida visionarietà"

Gianni Manzella - "Il Manifesto"

 

"…il personaggio più ambiguo e misterioso della pièce è affidato a un attore dotatissimo come Giampiero Cicciò che si diverte a scalare il diapason del saliscendi vocale".

Enrico Groppali - "Il Giornale"

 

“…sono le performance degli attori – specialmente Antigone/Chiara Muti e Tiresia/Giampiero Cicciò – a ricreare la razionalità del teatro epico di Brecht”.

Tiziana Carpinelli – “Il Piccolo”

 

“…la sintesi profetica del sorgere e declinare della civiltà occidentale che il Tiresia grottesco e insinuante di Giampiero Cicciò ci mostra con sardonismo”.

Francesco Urbano – “Roma”

 

“…beffardo è il cabarettistico Tiresia di Giampiero Cicciò”

Magda Poli – “Corriere della Sera”

 

"Giampiero Cicciò crea un Tiresia grottesco capace di lasciare il segno".

Vincenzo Bonaventura - "Gazzetta del Sud"

 

“…Tiresia, il bravo Giampiero Cicciò, più che da Brecht sembra uscito dalla penna di Pasolini”.

Mariagiovanna Capone – “Napoli Più”

 

"… altra figura che ci ricorderemo di questo struggente spettacolo è il veggente Tiresia, impersonato dal diabolico Giampiero Cicciò".

Sergio Buttiglieri - "Il caffè del Teatro"

 

 

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